Biografia
Giovanni Pastocchi classe 1931, nasce, vive e “muore” a Potenza Picena, un tempo “Montesanto”.
Molto legato al territorio, inizia il suo percorso poetico, proprio descrivendo i luoghi natali, le colline, le borgate e la sua amata città; la prima opera ne porta il nome “O Montesanto Mia”.
Cresciuto sotto i bombardamenti della seconda guerra mondiale, ha vissuto i suoi primi anni, nelle difficoltà economiche e sociali del tempo, per poter proseguire gli studi, doveva infatti, ogni mattina, indifferente se c’era il sole o la pioggia, fare diversi chilometri a piedi, per raggiungere la città natale di Leopardi, Recanati.
Grande conoscitore delle lingue, oltre all’inglese, al francese, al tedesco, si dilettava a studiare gli antichi poeti sui testi di latino e greco. Amante dell’arte pittorica, la sua seconda Opera “Colori e Sorrisi” è una fusione della poesia vernacolare con le opere realizzate dal Prof. Giuseppe Asciutti.
Conosciuto ai più come “Giovannino de Monte Santo”, vista la sua statura minuta e il suo incommensurabile amore per il paese natale, portò la sua arte in lungo e in largo per le Marche, invitato sia ad eventi letterari che a feste di paese, perché la sua grande caratteristica era strappare un sorriso, a chiunque lo ascoltasse.
Personaggio divertente ed arguto osservatore, iniziò a presentare eventi. Capendo presto, che aveva bisogno di intramezzi leggeri e giocosi, per non annoiare il pubblico, iniziò a scrivere storielle in dialetto locale, che diventarono presto, veri capolavori, nei quali venivano descritti personaggi, curiosità, luoghi storici, culti religiose, conflitti familiari, leggende e racconti liberamente ispirati, diceva lui; ma che le dicerie delle “vergare” associavano facilmente a storie reali.
Ogni volta stupiva, con quanta grazia, interpretazione e spinta verso la risata, trascinava il pubblico, i suoi componimenti ricchi di retroscena geniali, e allo stesso tempo piccanti ed allegorici, sono tutt’oggi medicina per l’anima.
Dopo un periodo di riflessione e di lontananza dai palcoscenici, la Pro Loco e il suo amato paese, lo hanno riportato alla ribalta, dando vita nel 2013 al Premio Poesia Giovanni Pastocchi, al quale ha partecipato sempre con grande gioia e dedizione, fino agli ultimi anni della sua vita.
Le sue opere in vernacolare, divertenti e storiografiche sono raccolte in due volumi:
“O Montesanto Mia” 1992 Litografia Iommi, con ristampa 2016 Bcc di Civitanoma M. e Montecosaro
“Colori e Sorrisi” 2014 Tipografia Cingolani, edito dalla Pro Loco di Potenza Picena
Altri suoi componimenti, sono tutt’oggi affissi nelle case dei concittadini ai quali dedicava versetti ed allegoriche storielle, in occasioni di matrimoni o ricorrenze. Altre sue poesie sono affisse nei locali più antichi del centro storico, per i quali era una onorevole tradizione esporre un componimento di Pastocchi.
Prima si chiedeva la benedizione del prete, poi una poesia ben augurante al poeta.
Era solito camminare alla ricerca dell’ispirazione, che spesso trovava affacciandosi dal suo amato “Pincio” oggi “Belvedere donatori di sangue”.
“.. st’aria fina è comme ‘na carezza che te cunguìsta còre e fandasia, che tutti li penzièri e la tristezza, comme d’ingando, te li manna via”.
Muore il 15 marzo 2017 … ma le sue opere continuano a regalare sorrisi!