Testimonianze
“Brezza leggera sul prato, e profumo di fiori. Pallide nuvole ballerine che si rincorrono nell’ora tra il cane e il lupo.”
Queste sono le parole che compongono l’incipit di uno dei miei racconti di narrativa e sono le stesse parole che mi vengono alla mente quando, mentre attendo il bellissimo spettacolo organizzato per il premio Pastocchi nella magnifica cornice del Belvedere del “piccolo” Pincio, il sole, accovacciato tra le colline, distende i suoi ultimi respiri dorati sul profilo maestoso del Conero, e cielo e mare si stringono in un abbraccio d’indaco. Nella piazza vociante bambini a rincorrersi, giovani e anziani sulle panchine chiacchierano o ascoltano i poeti che si avvicendano a raccontare di versi e di vite. Un cane addormentato, un altro che abbaia nervoso, il profumo del cibo tra le panche si diffonde nel parco sospinto da un vento fresco e d’improvviso mi sembra di essere in un altro Pincio accarezzato dal ponentino romano. E intanto, decine di giovani attrici e attori iniziano a guidare il pubblico tra i versi al riparo delle fronde secolari del parco. Le luci della scenografia occhieggiano come fate dei boschi tra gli alberi accompagnando le interpretazioni superbe di antichi versi ricolmi di saggezza così come di quelli premiati. È uno spettacolo che non si ferma, anzi si raddoppia, si triplica tra gli applausi sinceri e meritati rivolti dalla folla agli organizzatori e agli interpreti. Quando la piazza inizia a svuotarsi è notte fonda, ma la magia della parola continua ad aleggiare ovunque e dopo il saluto e l’abbraccio a tanti nuovi amici non è ancora tempo per accomiatarsi da quell’ermo colle, perché c’è il tempo per una birra, fresca, e una chiacchierata, calda e lunga insieme a due ragazzi dello staff, appena conosciuti e già fratelli. Poi, come accade sempre, arriva il momento, a malincuore, di volgere le spalle a tanta bellezza. Ma prima di raggiungere l’ottimo giaciglio mi soffermo qualche istante ad ascoltare la voce della notte. E il naufragar m’è dolce, a “Mondesando”.
Luigi Brasili
Scrittore
Un premio letterario intimo e raffinato, dedicato alle emozioni e ai vissuti personali, in una cornice paesaggistica d’eccezione. Mi sono sentita accolta dagli organizzatori ed è stata un’occasione di dialogo ed interscambio con gli altri poeti.
Elisa Pulcini
Poeta
Mi congratulo nuovamente con tutti Voi Potentini per la magica serata. Noi scrittori/poeti, o presunti tali, siamo abituati a cerimonie, spesso noiose e paludate, dove andiamo solo a ritirare targhe/coppe/diplomi e qualche volta somme di denaro, qui da Voi abbiamo avuto l’onore di essere stati inseriti in un vero e proprio spettacolo fatto,interpretato e diretto da veri professionisti. E’ stata una vera sorpresa, come già detto alla premiazione; ma vorrei porre l’accento anche su di un’altra cosa: l’ACCOGLIENZA che ci è stata riservata e non solo dagli addetti ai lavori, ma anche dalla gente comune incontrata per le strade, sempre pronta e disponibile a dare informazioni utili ed aiuti concreti. Complimenti vivissimi a tutti, in modo particolare a Riccardo che mi è sembrato la vera anima dello spettacolo.
Un rammarico ?, no ce ne sono 2:il primo di non aver potuto usufruire, per ragioni personali, delle 3 notti previste, il secondo, e qui quasi mi vergogno, è quello di aver vinto il 1° premio che, penso mi precluderà altre affermazioni al concorso; ma io ci proverò lo stesso, magari in una sezione diversa, perchè ho nostalgia di ritornare in quei posti e da quelle persone. Grazie e di nuovo complimenti a tutti.
Giuseppe Mazzantini
Poeta
Buongiorno, avere la propria poesia sceneggiata è un privilegio di cui possono godere in pochi,tra l’altro ho ammirato il grande talento della piccola interprete,che è stato un valore aggiunto,tutta la cerimonia della premiazione è stata straordinaria,e mi ha permesso di passare una splendida giornata in ottima compagnia e di scoprire un paese che nasconde piccole gemme di arte che non mi aspettavo di trovare,e una vitalità della pro loco e delle associazioni che sono l’ostrica che consente di produrre delle vere perle,come il premio Pastocchi,e di cui sono orgoglioso di aver lasciato un segno.
Marco Fusi
Poeta
Sono molto orgoglioso del premio ricevuto al concorso Pastocchi, un premio che ha il merito di valorizzare il dialetto ed il vernacolo che, secondo me, meglio della lingua sanno raccontare gli umori, i colori, i sentimenti della vita quotidiana. Ho avuto il piacere di conoscere persone che, insieme con la propria cultura professionale, se ne formano un’altra non meno importante, anzi col sapore del gusto proibito, dolce, gelosa cultura, di indole letteraria, per dare concretezza a certa nativa disposizione umoresca e bonariamente satirica. Merito del premio Pastocchi e questo mi é sembrato il modo più giusto per rendere affettuoso omaggio a lui.
Gianni Balercia
Poeta
Quando fui invitato a partecipare alla serata conclusiva del premio Pastocchi 2015 ero dubbioso sul da farsi: dovevo affrontare un viaggio di circa 600 km e tale circostanza frenava il mio grande desiderio di ricevere il premio
Ho deciso infine di presenziare e non mi sono pentito per nulla. Anzi …
Valutate le attrattive del viaggio, ho cercato di sfruttare tutte le possibilità che l’occasione mi presentava. Così sono partito, in compagnia di mia moglie, sulla mia vecchia Fiesta, in un bel giorno di settembre.
La prima tappa importante del viaggio è stata Porto Recanati, la bella cittadina di mare con le spiagge ancora attrezzate per l’attività balneare. Qualche foto al mare rallegrato dai giochi dei gabbiani e poi via, alla volta di Recanati. Lì ho visitato la casa del sublime poeta situata al centro della storica città circondata dalle colline superbamente modellate dalla mano della natura.
Quindi, mentre il sole si abbassava sui rilievi lussureggianti, ancora in auto in direzione di Potenza Picena.
Nel tardo pomeriggio entravo nel suggestivo e antico teatro Mugellini per il momento più atteso dell’avventura.
Sono stato accolto con calore dallo staff dell’organizzazione.
La serata è stata magica: il simpatico presentatore, la sapiente giuria capitanata dal poeta Pastocchi, la lettura delle poesie in un clima commovente di festa. E infine il premio: graditissimo.
Unico rammarico il Tempo che è volato in fretta, senza però cancellare dalla mia memoria il nitido ricordo del Premio Pastocchi e delle magnifiche terre marchigiane.
Norberto Mazzucchelli
Poeta
Le iniziative culturali rappresentano sempre un valore aggiunto per il territorio in cui vengono organizzate e per la popolazione, platea di riferimento, che ne può beneficiare.
Ma quando un’iniziativa riesce a coniugare qualità della proposta, valorizzazione di una forma letteraria nobile come la poesia, partecipazione di ospiti poeti provenienti da ogni Regione italiana e, al contempo, strettissimo legame con il territorio, allora ci troviamo al cospetto di un’iniziativa che assume i contorni di un evento dallo spessore autentico.
Il “Premio Pastocchi” è tutto questo.
Ma, per chi è di Potenza Picena (ops, scusami Giovanni, “di Montesanto”) e per chi ha avuto la fortuna di conoscere un animo sensibile, intelligente e sempre autoironico e un brillante poeta vernacolare come Giovanni (per gli amici “Giovannino”) il Premio non smetterà mai di avere un significato, se possibile, ancora maggiore e intangibile.
Nico Coppari
Giornalista
L’anno scorso, nel 2017, ho passato un pomeriggio di settembre poeticamente davvero piacevole a Potenza Picena, delizioso paese sulle colline di Macerata. Ero fra i vincitori del concorso Giovanni Pastocchi. La cerimonia di premiazione si è svolta in quel piccolo curatissimo salotto che è il teatro Mugellini, che da solo vale il viaggio. Siamo stati benissimo accolti da persone motivate e interessate all’arte. Il tutto era felicemente organizzato. La poesia vincitrice del concorso era di ottimo livello, questo significa che la giuria era composta da persone che sapevano ben giudicare che cos’è la poesia.
Lunga vita al premio Giovanni Pastocchi.
Anna Elisa De Gregorio
Poetessa
Gentili organizzatori del premio Pastocchi, sono venuta a conoscenza del progetto di una pubblicazione in cui raccogliere le esperienze maturate in relazione al premio al quale ho avuto l’ occasione e l’onore di partecipare all’ultima edizione. In quella circostanza ho avuto una segnalazione con l’opera CADE L’ESTATE ma, indipendentemente dal piacere di aver ottenuto un gradito riconoscimento, sono lieta di esprimere la mia gratitudine per la gentilezza delle persone con cui sono venuta telefonicamente a contatto. Purtroppo in quella circostanza; a causa della lontananza inconciliabile con i miei impegni di lavoro, non ho potuto parttecipare alla cerimonia conclusiva, ma non per questo non ho saputo apprezzare disponibilità, cortesia e serietà nell’ organizzazione tanto che il premio Pastocchi è segnato in rosso sulla mia agenda e su internet non rinuncio a tener d’occhio l’ eventuale edizione 2018. In questo caso non mancherà la mia partecipazione. Fra l’altro mi è gradita l’occasione per esprimere il mio apprezzamento per le tematiche proposte come EMOZIONI DI SETTEBRE che, in altri premi, non offrono la possibilità di articolare un pensiero poetico.Ringraziando per l’attenzione vi auguro futuri successi e…chissà…magari anche l’occasione di un personale incontro. Con stima
Ornella Sala
Poetessa
“Ho partecipato, come giurata, al Premio Poesia intitolato a Giovanni Pastocchi nell’edizione 2017.
Sono stata onorata di aver preso parte ad un evento culturale e di spessore come questo. Vorrei sottolineare la cura e l’attenzione che gli organizzatori hanno riservato sia a noi giurati che allo svolgimento della kermesse e l’alta qualità dei testi poetici pervenuti da tutte le regioni d’Italia e anche da alcune nazioni estere.
Questa esperienza rimarrà, sicuramente, un ricordo carico di emozioni ed indelebile nel mio cuore!”
Roberta Melatini
Giurata
Accetto con onore ed entusiasmo il vostro invito per alcune considerazioni sul Premio.
Ho ritrovato in me due tipi di ricordi:
Un ricordo culturale e poetico, in cui le magie dell’autunno e della vendemmia si sono riversate in alcune immagini di vita quotidiana, magari poco considerate, ma non per questo meno vive ed importanti. La nostra quotidianità è fatta di piccole cose che ci aiutano a gustare la bellezza della vita in tutte le sue espressioni e che ci conducono su percorsi emozionali senza i quali saremmo vuoti e privi di ogni sentimento.
Il secondo ricordo è un ricordo più fisico, ma non per questo meno sentito. La partecipazione al premio Pastocchi mi ha dato la stupenda possibilità di conoscere Potenza Picena, la sua gente così ospitale, i luoghi particolari e propri di una terra così generosa e feconda, con i suoi panorami che spaziano dalla montagna al mare quasi senza soluzione di continuità e che descrivono in modo incomparabile la bellezza di un mondo poco conosciuto, ma vivo e pregno di vitalità e di scoperte. Andiamo in giro per il mondo a conoscere nuovi posti, nuove mete, incantati davanti a meraviglie della natura e dell’uomo, ma ci guardiamo poco intorno e non ci rendiamo conto di quante meraviglie questo nostro amato e discusso Paese ci offre, con la sua splendida gente, i posti più straordinari, le bellezze più nascoste, cose queste, che oltre a riempire il nostro cuore di orgoglio, devono farci riflettere sulla fortuna di avere in case tante meravigliose realtà. Uno stimolo quindi a girare i nostri occhi intorno a noi stessi e scoprire tutto ciò che la natura ha messo a disposizione dei nostri sensi, senza dover spaziare per contrade, seppur importanti e notevoli, che nulla hanno di più di ciò che invece noi abbiamo a disposizione. Con i migliori auguri.
Sergio Santoro
Poeta
Sia Giovanni Pastocchi, che il Premio a lui dedicato, mi hanno aperto la mente e il cuore ad una visione, per me nuova, della poesia. E’ stata la mia iniziazione alla cultura del sentire dentro, del sentire nel profondo. Immensamente grata.
Silvia Miccini
Lettrice
Giovanni Pastocchi riesce a catturare qualunque lettore.
La sua poesia semplice, pulita, mai aggressiva è volo e realtà concreta: la bellezza della natura e del mutare delle stagioni, l’umanità della vita paesana, gli accenti contadini, gli arredi poveri, la dignità del lavoro e della solitudine.
Ritorna quel tempo chiamato infanzia spesso relegato in cantina o rimosso dalla memoria.
Con le poesie di Giovanni Pastocchi non ritroviamo soltanto noi stessi ma la nostra vita relazionata, fusa con quella degli altri, così lontana dal mondo di oggi.
Cesarina Giustozzi
Giurata
Odicina a un vino umile
Un bicchiere di vino
solleva fino al cielo, poi rabbuia.
Le porte della notte
si aprono ai colori e il cuore
si volge verso l’animo e lo redime.
I migliori auguri per il Vostro lavoro. Con stima
Giuseppe Piersigilli
Poeta
Aver avuto l’incarico di essere giurato del premio Pastocchi per alcuni anni è stato per me veramente prezioso perchè contribuivo al ricordo del grande poeta e perchè mi arricchivo culturalmente nel leggere le tante poesie. ed anche per aver avuto la possibilità di incontrare tanto pubblico nella splendida cornice del Mugellini. Grazie
Cesare Angeletti
Giurato
l premio di poesia ‘G. Pastocchi’ , giunto quest’anno alla sua sesta edizione, nasce da un’idea di Roberto Marconi e della biblioteca comunale di Potenza Picena in onore del nostro più importante poeta vernacolare. Dopo le prime edizioni la manifestazione passa alla Pro Loco. Quest’anno la direzione artistica è di Riccardo Pastocchi, nipote di Giovanni, a cui facciamo i nostri migliori auguri per un buon lavoro e un’ottima riuscita dell’evento. Il premio rappresenta una rara occasione, all’interno del nostro Comune, di promozione della poesia.
Biblioteca Comunale
Potenza Picena
Quando fui invitato a partecipare alla serata conclusiva del premio Pastocchi 2015 ero dubbioso sul da farsi: dovevo affrontare un viaggio di circa 600 km e tale circostanza frenava il mio grande desiderio di ricevere il premio
Ho deciso infine di presenziare e non mi sono pentito per nulla. Anzi …
Valutate le attrattive del viaggio, ho cercato di sfruttare tutte le possibilità che l’occasione mi presentava. Così sono partito, in compagnia di mia moglie, sulla mia vecchia Fiesta, in un bel giorno di settembre.
La prima tappa importante del viaggio è stata Porto Recanati, la bella cittadina di mare con le spiagge ancora attrezzate per l’attività balneare. Qualche foto al mare rallegrato dai giochi dei gabbiani e poi via, alla volta di Recanati. Lì ho visitato la casa del sublime poeta situata al centro della storica città circondata dalle colline superbamente modellate dalla mano della natura.
Quindi, mentre il sole si abbassava sui rilievi lussureggianti, ancora in auto in direzione di Potenza Picena.
Nel tardo pomeriggio entravo nel suggestivo e antico teatro Mugellini per il momento più atteso dell’avventura.
Sono stato accolto con calore dallo staff dell’organizzazione.
La serata è stata magica: il simpatico presentatore, la sapiente giuria capitanata dal poeta Pastocchi, la lettura delle poesie in un clima commovente di festa. E infine il premio: graditissimo.
Unico rammarico il Tempo che è volato in fretta, senza però cancellare dalla mia memoria il nitido ricordo del Premio Pastocchi e delle magnifiche terre marchigiane.
Norberto Mazzucchelli
Poeta
Le iniziative culturali rappresentano sempre un valore aggiunto per il territorio in cui vengono organizzate e per la popolazione, platea di riferimento, che ne può beneficiare.
Ma quando un’iniziativa riesce a coniugare qualità della proposta, valorizzazione di una forma letteraria nobile come la poesia, partecipazione di ospiti poeti provenienti da ogni Regione italiana e, al contempo, strettissimo legame con il territorio, allora ci troviamo al cospetto di un’iniziativa che assume i contorni di un evento dallo spessore autentico.
Il “Premio Pastocchi” è tutto questo.
Ma, per chi è di Potenza Picena (ops, scusami Giovanni, “di Montesanto”) e per chi ha avuto la fortuna di conoscere un animo sensibile, intelligente e sempre autoironico e un brillante poeta vernacolare come Giovanni (per gli amici “Giovannino”) il Premio non smetterà mai di avere un significato, se possibile, ancora maggiore e intangibile.
Nico Coppari
Giornalista
L’anno scorso, nel 2017, ho passato un pomeriggio di settembre poeticamente davvero piacevole a Potenza Picena, delizioso paese sulle colline di Macerata. Ero fra i vincitori del concorso Giovanni Pastocchi. La cerimonia di premiazione si è svolta in quel piccolo curatissimo salotto che è il teatro Mugellini, che da solo vale il viaggio. Siamo stati benissimo accolti da persone motivate e interessate all’arte. Il tutto era felicemente organizzato. La poesia vincitrice del concorso era di ottimo livello, questo significa che la giuria era composta da persone che sapevano ben giudicare che cos’è la poesia.
Lunga vita al premio Giovanni Pastocchi.
Anna Elisa De Gregorio
Poetessa
Gentili organizzatori del premio Pastocchi, sono venuta a conoscenza del progetto di una pubblicazione in cui raccogliere le esperienze maturate in relazione al premio al quale ho avuto l’ occasione e l’onore di partecipare all’ultima edizione. In quella circostanza ho avuto una segnalazione con l’opera CADE L’ESTATE ma, indipendentemente dal piacere di aver ottenuto un gradito riconoscimento, sono lieta di esprimere la mia gratitudine per la gentilezza delle persone con cui sono venuta telefonicamente a contatto. Purtroppo in quella circostanza; a causa della lontananza inconciliabile con i miei impegni di lavoro, non ho potuto parttecipare alla cerimonia conclusiva, ma non per questo non ho saputo apprezzare disponibilità, cortesia e serietà nell’ organizzazione tanto che il premio Pastocchi è segnato in rosso sulla mia agenda e su internet non rinuncio a tener d’occhio l’ eventuale edizione 2018. In questo caso non mancherà la mia partecipazione. Fra l’altro mi è gradita l’occasione per esprimere il mio apprezzamento per le tematiche proposte come EMOZIONI DI SETTEBRE che, in altri premi, non offrono la possibilità di articolare un pensiero poetico.Ringraziando per l’attenzione vi auguro futuri successi e…chissà…magari anche l’occasione di un personale incontro. Con stima
Ornella Sala
Poetessa
“Ho partecipato, come giurata, al Premio Poesia intitolato a Giovanni Pastocchi nell’edizione 2017.
Sono stata onorata di aver preso parte ad un evento culturale e di spessore come questo. Vorrei sottolineare la cura e l’attenzione che gli organizzatori hanno riservato sia a noi giurati che allo svolgimento della kermesse e l’alta qualità dei testi poetici pervenuti da tutte le regioni d’Italia e anche da alcune nazioni estere.
Questa esperienza rimarrà, sicuramente, un ricordo carico di emozioni ed indelebile nel mio cuore!”
Roberta Melatini
Giurata
Accetto con onore ed entusiasmo il vostro invito per alcune considerazioni sul Premio.
Ho ritrovato in me due tipi di ricordi:
Un ricordo culturale e poetico, in cui le magie dell’autunno e della vendemmia si sono riversate in alcune immagini di vita quotidiana, magari poco considerate, ma non per questo meno vive ed importanti. La nostra quotidianità è fatta di piccole cose che ci aiutano a gustare la bellezza della vita in tutte le sue espressioni e che ci conducono su percorsi emozionali senza i quali saremmo vuoti e privi di ogni sentimento.
Il secondo ricordo è un ricordo più fisico, ma non per questo meno sentito. La partecipazione al premio Pastocchi mi ha dato la stupenda possibilità di conoscere Potenza Picena, la sua gente così ospitale, i luoghi particolari e propri di una terra così generosa e feconda, con i suoi panorami che spaziano dalla montagna al mare quasi senza soluzione di continuità e che descrivono in modo incomparabile la bellezza di un mondo poco conosciuto, ma vivo e pregno di vitalità e di scoperte. Andiamo in giro per il mondo a conoscere nuovi posti, nuove mete, incantati davanti a meraviglie della natura e dell’uomo, ma ci guardiamo poco intorno e non ci rendiamo conto di quante meraviglie questo nostro amato e discusso Paese ci offre, con la sua splendida gente, i posti più straordinari, le bellezze più nascoste, cose queste, che oltre a riempire il nostro cuore di orgoglio, devono farci riflettere sulla fortuna di avere in case tante meravigliose realtà. Uno stimolo quindi a girare i nostri occhi intorno a noi stessi e scoprire tutto ciò che la natura ha messo a disposizione dei nostri sensi, senza dover spaziare per contrade, seppur importanti e notevoli, che nulla hanno di più di ciò che invece noi abbiamo a disposizione. Con i migliori auguri.
Sergio Santoro
Poeta
Sia Giovanni Pastocchi, che il Premio a lui dedicato, mi hanno aperto la mente e il cuore ad una visione, per me nuova, della poesia. E’ stata la mia iniziazione alla cultura del sentire dentro, del sentire nel profondo. Immensamente grata.
Silvia Miccini
Lettrice
Giovanni Pastocchi riesce a catturare qualunque lettore.
La sua poesia semplice, pulita, mai aggressiva è volo e realtà concreta: la bellezza della natura e del mutare delle stagioni, l’umanità della vita paesana, gli accenti contadini, gli arredi poveri, la dignità del lavoro e della solitudine.
Ritorna quel tempo chiamato infanzia spesso relegato in cantina o rimosso dalla memoria.
Con le poesie di Giovanni Pastocchi non ritroviamo soltanto noi stessi ma la nostra vita relazionata, fusa con quella degli altri, così lontana dal mondo di oggi.
Cesarina Giustozzi
Giurata
Odicina a un vino umile
Un bicchiere di vino
solleva fino al cielo, poi rabbuia.
Le porte della notte
si aprono ai colori e il cuore
si volge verso l’animo e lo redime.
I migliori auguri per il Vostro lavoro. Con stima
Giuseppe Piersigilli
Poeta
Aver avuto l’incarico di essere giurato del premio Pastocchi per alcuni anni è stato per me veramente prezioso perchè contribuivo al ricordo del grande poeta e perchè mi arricchivo culturalmente nel leggere le tante poesie. ed anche per aver avuto la possibilità di incontrare tanto pubblico nella splendida cornice del Mugellini. Grazie
Cesare Angeletti
Giurato
l premio di poesia ‘G. Pastocchi’ , giunto quest’anno alla sua sesta edizione, nasce da un’idea di Roberto Marconi e della biblioteca comunale di Potenza Picena in onore del nostro più importante poeta vernacolare. Dopo le prime edizioni la manifestazione passa alla Pro Loco. Quest’anno la direzione artistica è di Riccardo Pastocchi, nipote di Giovanni, a cui facciamo i nostri migliori auguri per un buon lavoro e un’ottima riuscita dell’evento. Il premio rappresenta una rara occasione, all’interno del nostro Comune, di promozione della poesia.
Biblioteca Comunale
Potenza Picena